Il trattamento riabilitativo dell’alcolismo tra spiritualità e psicoterapia: il modello della Comunità Emmanuel

RIASSUNTO

Risolti i problemi più imminenti che il soggetto inizialmente reputa essere le cause del perdurare del suo alcolismo, non di rado nel medio/lungo periodo si riscontrano delle recidive anche importanti, pur in assenza di quelle precedentemente designate come cause. Per quanto le odierne conoscenze neuroscientifiche ci permettano di capire questi fenomeni anche in virtù d’una protratta vulnerabilità e compulsività agli stimoli originariamente causanti la dipendenza, tuttavia non legittimano un riduzionismo epistemologico-ermeneutico, non consentendoci quindi di svalutare o dirottare le interpretazioni del paziente, né esimendoci dal compito di trattare il suo vissuto. Proprio in rapporto a questo “mondo di significati” del soggetto, è necessario notare quanto frequentemente proprio il paziente giunga in ultima analisi ad attribuire il proprio alcolismo ad un non meglio identificabile disagio esistenziale e valoriale che lo lascia cronicamente demotivato, inappagato, disorientato. Questo è tanto più significativo quando si rileva come la mancanza di senso sia lamentata tanto da persone che la considerano conseguenza di vissuti traumatici o di deprivazione, quanto da persone che la considerano originaria e non riconducibile ad un passato problematico, se non addirittura stridente con la propria agiatezza. L’approccio terapeutico integrato è quindi motivato dall’esplicita ricerca di senso del nostro paziente che conseguentemente accompagniamo nella personale costruzione d’un sistema di significati e valori, ovvero d’una spiritualità, non necessariamente trascendente in senso religioso, ma tale da fornire più ampie e solide prospettive esistenziali. In tale prospettiva l’integrazione della spiritualità nel trattamento riabilitativo dell’alcolismo è solo il più recente passo di quel difficoltoso e lungo cammino che al trattamento educativo-morale ha progressivamente integrato quello medico, psichiatrico, psicoterapeutico, socio-lavorativo, relazionale e familiare. Lungi da volerne attestare l’effettiva validità scientifica, la seguente riflessione può diventare un punto di partenza per eventuali approfondimenti di ricerca sul tema dell’umano.

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